L’Azienda TALASSI, per annodare memoria e innovazione
Ai Casoncelli Ca Rossa di Sermide, dove il paese, ai bordi della strada, diventa campagna, c’è una corte fiorita: è l’accurato biglietto di presentazione dell’Azienda Agricola di Marco Talassi e della sua famiglia, una struttura cresciuta e modificatasi nel tempo.
Contando su un’estensione complessiva di 1200 ettari, si propone come un’ Impresa dal profilo multifunzionale, che affianca alla coltura principale dell’anguria, sviluppata su ben 90 ettari, la produzione di melone, granoturco, barbabietola da zucchero, mais dolce e pomodoro per l’industria di trasformazione, alternando coltivazioni in serra a quelle in pieno campo.
Parlare con il Titolare, con la moglie e il figlio, è l’occasione per capire una passione che viene da lontano e, insieme, per ripassare la storia del paesaggio agricolo sermidese, in una sorta di ricognizione nei cambiamenti generazionali e produttivi di un territorio che ha saputo rinnovarsi; un territorio che ha, infatti, re-interpretato figure, professioni e ruoli nati sia dal ceppo dell’antica ‘nobiltà agraria’, radicata nelle famiglie patriarcali dei vecchi proprietari, sia dal tronco delle tante e diverse forme del lavoro della terra, dalla mezzadria terziaria al bracciantato.
All’interno di questo paesaggio caratterizzato ormai dalla persistenza di fondi estesi, a fronte della sparizione della piccola o piccolissima proprietà, L’Azienda Talassi rilancia la formula dell’Impresa familiare ‘allargata’.
Lo fa scommettendo su un concetto di qualità diffusa : del prodotto, dell’ambiente e del lavoro, all’interno di un disegno imprenditoriale che non si limita a fondere tradizione e innovazione, ma mira a rafforzare il legame fra buon nome di un’azienda e dei suoi risultati e immagine positiva del territorio di riferimento.
Come si è modificata, nel tempo, l’Azienda Agricola Talassi?
L’Azienda ha conosciuto, prima del nostro lavoro, quello dei bisnonni, dei nonni e dei padri. Negli anni ’60, ha convertito la sua vocazione zootecnica in direzione ortofrutticola, con un cambiamento graduale, senza virate brusche.
Ha integrato diverse attività, conservando la memoria del passato e, insieme, assecondando l’evoluzione generazionale.
Gli studi, le esperienze, le esigenze familiari hanno così consentito di innestare, sulla tradizione e sulla memoria dell’Azienda, scelte di innovazione e di attenzione alla professionalità e alla sperimentazione di tecniche e di colture. Il risultato sta nella evoluzione delle dimensioni dell’Impresa che può contare sul lavoro di 43 dipendenti e su altra manodopera saltuaria, perché improntata alla ricerca di un ritmo lavorativo costante e continuativo, in grado di garantire occupazione per tutto l’anno.
Le colture specializzate, come quella del cocomero, del melone e del pomodoro in particolare, richiedono molta cura.
Immettiamo angurie e meloni direttamente sui mercati nazionali ed europei, grazie a una rete di trasporti su gomma che gestiamo in proprio. I prodotti vengono preventivamente spazzolati, calibrati, confezionati, ovvero dotati di retatura e coccarda distintiva, nonché disposti in cassette a seconda delle diverse pezzature.
Le mete sono le aree del Nord (grandi città come Milano, Torino, le province lombarde, piemontesi, venete e liguri…) e le aree del Centro ( Emilia Romagna, Toscana, Marche…). L’anguria di Sermide è conosciuta nel vicino e nel lontano, come garanzia di sapore e di cura.
Il nome di Sermide si lega sempre più alle produzioni agricole che ne caratterizzano il profilo economico: la territorialità rappresenta anche per Lei un valore aggiunto?
Sì, soprattutto se si accompagna ad una attenzione alla qualità complessiva perseguita da un’azienda e si coniuga con il rispetto dell’ambiente e la predisposizione di misure di salvaguardia per tutti i Soggetti dell’impresa, in primo luogo la creazione di un clima positivo per chi vi lavora.
Noi abbiamo ottenuto la certificazione GLOBAL GAP che definisce le “buone pratiche agricole” ( G.A.P. = Good Agricultural Practice ), relative agli elementi essenziali per lo sviluppo delle migliori tecniche applicabili ad aziende, coltivazioni e prodotti. E’ una certificazione che nasce dal rigoroso controllo delle condizioni ambientali (dalla gestione del terreno a quella dei rifiuti), del prodotto (fitofarmaci impiegati, tecniche di irrigazione, protezione, raccolta e trattamento dopo la raccolta), della salute e della sicurezza dei lavoratori, della cura degli animali, della corretta gestione amministrativa.
Ci piace insomma coniugare il concetto di bontà dei prodotti della nostra terra con un modo di lavorare conforme alle regole e al senso di responsabilità civica.